mercoledì 21 ottobre 2009

Tante facce, tante razze…

Il valore della diversità delle etnie raccontato da un singolare percorso culturale. In una sala appena riallestita nella sezione Antropologia ed etnologia del Museo di Scienze naturali (via del Proconsolo 12), sono esposte foto e 15 maschere facciali di arabi, cinesi, africani e asiatici, scelte tra la collezione di 600 calchi dell’istituto: materiale storico, che racconta gli studi degli antropologi di fine ‘800 e inizi ‘900, che giravano il mondo classificando razze, misurando volti, elencando caratteri somatici, formulando paradossali scale di sfumature per definire il colore della pelle. Infine, poiché le foto non erano abbastanza eloquenti, costringevano gli appartenenti a quelle che erano allora considerate razze inferiori a sottoporsi al rito del calco in gesso del volto, che li ritraeva in curiose smorfie di disappunto. Questo erano gli studi di antropologia ai tempi di Livio Cipriani, docente dell’Ateneo fiorentino e direttore dell’istituto fino al 1940 (firmò anche le leggi razziali), ritratto in due immagini mentre esegue il calco al volto di uno scettico sudafricano. Orario: 9-13, mercoledì chiuso, sabato 9-17, ingresso 6 euro (3 ridotto).(foto CGE)
Firenze la Repubblica.it

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